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Hafez è, insieme a Omar Khayyâm, il poeta persiano più celebre, più amato e recitato: in Iran è ancor oggi molto popolare, tutti ne sanno recitare lunghi passi a memoria, e si dice che in ogni casa non devono mancare il suo "Canzoniere" e il "Corano". Poeta di un'epoca nella quale il persiano era la lingua franca dell'Asia: Iran, Afghanistan, India musulmana, Mongolia e Cina. Hafez è stato celebrato in Occidente per primo da Goethe, che si ispirò alla sua opera per la composizione del "Divan occidentale-orientale" (1819). Le traduzioni in Occidente da allora si sono moltiplicate. La raccolta completa della sua opera comprende cinquecento poemi (o "ghazal"), dei quali viene qui offerta una scelta. Nel cuore dei suoi versi convive l'amore carnale con quello ideale e mistico, l'amato e Dio si scambiano continuamente le parti. Scrisse: "Non morirà mai chi nel cuore non ha che amore".